Digivis al fianco del Censis nella rilevazione per la Classifica delle Università Italiane

È stata pubblicata la nuova edizione 2025/2026 della Classifica Censis delle Università Italiane, uno strumento di riferimento per orientare studenti e famiglie nella scelta del percorso universitario. Anche quest’anno, Digivis ha avuto un ruolo rilevante nella rilevazione, contribuendo in particolare all’analisi delle dimensioni legate alla comunicazione digitale degli atenei.

Nell’ambito della collaborazione con il Censis, Digivis ha messo a disposizione il proprio know-how nell’ambito del monitoraggio digitale, supportando l’integrazione di indicatori relativi alla presenza online, all’attività sui social media, alla qualità della comunicazione istituzionale e alla capacità delle università di costruire una relazione efficace con studenti e stakeholder attraverso i canali digitali. Si tratta di aspetti che, oggi più che mai, incidono in maniera significativa sulla percezione degli atenei e sulla loro reputazione pubblica, soprattutto tra i più giovani.

Il contributo di Digivis si inserisce nel quadro di un approccio multidimensionale alla valutazione della qualità del sistema universitario, che il Censis porta avanti attraverso un’analisi articolata, basata su centinaia di variabili. In questo contesto, l’integrazione di dati e metriche digitali fornite da Digivis ha consentito di arricchire ulteriormente il quadro informativo, offrendo uno sguardo aggiornato e più completo sulla capacità degli atenei di comunicare in modo efficace nell’ecosistema digitale contemporaneo.

La partecipazione attiva a questo processo conferma l’impegno di Digivis nella ricerca applicata e nella valorizzazione delle pratiche digitali all’interno del sistema universitario, rafforzando la propria posizione come partner affidabile per enti, istituzioni e realtà accademiche interessate a migliorare la propria visibilità e il proprio impatto nel panorama dell’informazione online.

L’intera rilevazione, frutto di un lavoro condiviso tra competenze analitiche, statistiche e digitali, rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione nella raccolta e nella lettura dei dati possa contribuire a rendere più trasparente e accessibile l’offerta formativa delle università italiane.

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